Aneddoti, fiabe e filastrocche

Discussione in "Archivio di tutto il resto" iniziata da silvia8869, il 18 febbraio 2017.

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  1. IVA

    IVA Autore attivo

    le donne intelligenti leggono

    Un mattino un uomo torna dopo molte ore di pesca e decide di fare un sonnellino. La moglie, sebbene non sia pratica del lago, decide di uscire in barca. Accende il motore e si allontana dalla riva per una breve distanza: spegne il motore, butta l'ancora, e inizia a leggere il libro che aveva portato con sé.
    Una Guardia Forestale arriva e con la sua barca si avvicina a quella della donna:
    - "Buongiorno, Signora. Le posso chiedere che cosa sta facendo?"
    - "Sto leggendo un libro, vede?" - risponde lei.
    - "Signora, lei si trova in una zona in cui è vietata la pesca!"
    - "Agente, io non sto pescando. Sto leggendo il mio libro!"
    - "Signora, lei però ha con sé in barca tutta l'attrezzatura necessaria alla pesca. Per quanto ne so potrebbe cominciare in qualsiasi momento. Devo portarla con me e fare rapporto".
    - "Se lo fa, agente, dovrò denunciarla per molestia sessuale" - ribatte la donna.
    - "Ma se non l'ho nemmeno toccata!" - dice la Guardia Forestale.
    - "Questo è vero, ma possiede tutta l'attrezzatura. Per quanto ne so potrebbe cominciare in qualsiasi momento!"
    - "Le auguro buona giornata, signora" - La guardia forestale se ne va.

    Morale: mai discutere con una donna che legge, è probabile che sappia anche pensare.
     
  2. antobon

    antobon Colonnello del forum

    LA NEVE E L''ONDA

    Si incontrano la neve e l'onda.
    Si guardano entrambe con sospetto.
    -Tu che ci fai qua? Chiede l'onda.
    -Sono venuta a farti assaporare un po' di me.
    -Sei fredda.
    -Certo vengo dalle montagne,
    tu invece sei sempre bella e spumeggiante.
    -Certo esco dal mare,sono sempre felice perché non muoio mai.
    Tu invece non sei eterna come lo sono io, rispose sghignazzando.
    -Forse, ma la tua è solo apparenza.
    Ricordati che senza la mia morte tu non esisteresti, poiché io sono l'acqua del tuo mare.


     
    Ultima modifica: 9 marzo 2017
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  3. silvia8869

    silvia8869 Leggenda vivente del forum

    Oggi, un bimbo mi ha chiesto: “Ma il cuore sta sempre nello stesso posto, oppure, ogni tanto, si sposta? Va a destra e a sinistra?”
    Io: “No, il cuore resta sempre nello stesso posto, a sinistra..”
    Ed intanto penso:
    “..poi, un giorno, crescerai.
    Ed allora capirai che il cuore vive in mille posti diversi, senza abitare davvero nessun luogo.
    Ti sale in gola, quando sei emozionato. O precipita nello stomaco, quando hai paura, o sei ferito.
    Ci sono volte in cui accelera i suoi battiti, e sembra volerti uscire dal petto.
    Altre volte, invece, fa cambio col cervello.
    Crescendo,imparerai a prendere il tuo cuore per posarlo in altre mani.
    E, il più delle volte, ti tornerà indietro un po’ ammaccato.
    Ma tu non preoccupartene. Sarà bello uguale. O,forse,sarà più bello ancora.
    Questo però, lo capirai solo dopo molto, molto tempo.
    Ci saranno giorni in cui crederai di non averlo più, un cuore. Di averlo perso.
    E ti affannerai a cercarlo in un ricordo, in un profumo, nello sguardo di un passante, nelle vecchie tasche di un cappotto malandato.
    Poi, ci sarà un altro giorno, un giorno un po’ diverso, un po’ speciale, un po’ importante..
    quel giorno, capirai che non tutti hanno un cuore.”
     
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  4. antobon

    antobon Colonnello del forum



    Tantissimo tempo fa una Ninfa bellissima viveva presso un lago. Un raggio di sole la vide e si innamorò perdutamente di lei,
    così scese dal cielo e le si avvicinò.
    Il raggio di sole era vestito con un abito lucente tutto d’oro e la Ninfa si vergognò perchè indossava un abito di perle.
    Sentendosi inferiore e mortificata dalla ricchezza del raggio di sole, decise di scendere sul fondo del lago dove era nascosto un immenso tesoro e di portare in superficie dell’oro da mostrare al raggio di sole.
    Così, la Ninfa raccolse dell’oro dal fondo del lago, ma era così pesante che la trascinò giù. La Ninfa sprofondò sempre di più e fu ricoperta dal fango. Solamente le sue mani piene d’oro rimasero visibili.
    Il raggio di sole la cercò ma non la trovò: la sua amata Ninfa si era trasformata in un bellissimo fiore acquatico, la Ninfea, che si apriva non appena lui spuntava e si chiudeva quando lui tramontava.


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  5. silvia8869

    silvia8869 Leggenda vivente del forum

    Una volta, tanto tempo fa, una montagna malata di solitudine piangeva in silenzio.
    Tutti la guardavano stupiti: i faggi, gli abeti, le querce, i rododendri e le pervinche.
    Nessuna pianta però poteva fare qualcosa, poiché era legata alla terra dalle radici.
    Così neppure un fiore sarebbe potuto sbocciare tra le sue rocce.
    Su dal cielo se ne accorsero anche le stelle,
    quando una notte le nuvole erano volate via,
    per giocare a rimpiattino tra i rami dei pini più alti,
    una di loro ebbe pietà di quel pianto senza speranza
    e scese guizzando dal cielo.
    Scivolò tra le rocce e i crepacci della montagna,
    finché si posò stanca sull'orlo di un precipizio.
    Brrr!!!... Faceva freddo ..
    Era stata proprio folle ad aver lasciato la serena tranquillità del cielo!
    Il gelo l'avrebbe certamente uccisa...
    Ma la montagna corse ai ripari,
    grata per quella prova d’amicizia data col cuore,
    avvolse la stella con le sue mani di roccia in una morbida lanugine bianca.
    Quindi, la strinse legandola a sé con radici tenaci…
    E quando l'alba spuntò..
    era nata la prima Stella Alpina...
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  6. bigiopaola

    bigiopaola Semi-dio del forum

    Un padre ricco, volendo che suo figlio sapesse che significa essere povero, gli fece passare una giornata con una famiglia di contadini
    Il bambino passò 3 giorni e 3 notti nei campi.
    Di ritorno in città, ancora in macchina, il padre gli chiese:
    – Che mi dici della tua esperienza ?
    – Bene – rispose il bambino….
    Hai appreso qualcosa ? Insistette il padre
    1 – Che abbiamo un cane e loro ne hanno quattro.
    2 – Che abbiamo una piscina con acqua trattata, che arriva in fondo al giardino. Loro hanno un fiume, con acqua cristallina, pesci e altre belle cose.
    3- Che abbiamo la luce elettrica nel nostro giardino ma loro hanno le stelle e la luna per illuminarli.
    4 – Che il nostro giardino arriva fino al muro. Il loro, fino all’orizzonte.
    5 – Che noi compriamo il nostro cibo; loro lo coltivano, lo raccolgono e lo cucinano.
    6 – Che noi ascoltiamo CD… Loro ascoltano una sinfonia continua di pappagalli, grilli e altri animali…
    …tutto ciò, qualche volta accompagnato dal canto di un vicino che lavora la terra.
    7 – Che noi utilizziamo il microonde. Ciò che cucinano loro, ha il sapore del fuoco lento
    8 – Che noi per proteggerci viviamo circondati da recinti con allarme… Loro vivono con le porte aperte, protetti dall’amicizia dei loro vicini.
    9 – Che noi viviamo collegati al cellulare, al computer, alla televisione. Loro sono collegati alla vita, al cielo, al sole, all’acqua, ai campi, agli animali, alle loro ombre e alle loro famiglie.
    Il padre rimane molto impressionato dai sentimenti del figlio. Alla fine il figlio conclude
    – Grazie per avermi insegnato quanto siamo poveri.

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  7. IVA

    IVA Autore attivo

    Un giorno come un altro, in una classe come un'altra, di un paese qualsiasi,
    una maestra, dopo aver aspettato che tutti gli alunni si sedessero ai rispettivi posti,
    si alzò, aprì la propria borsa e dopo aver frugato ben bene tirò fuori una scatola di gessi bianchi.
    Dopo aver intimato il silenzio alla classe rumorosa, si diresse verso la lavagna e scrisse:
    Non appena la maestra ebbe finito si girò e vide che gli alunni stavano tutti ridendo
    per il grossolano errore che la donna aveva fatto.
    " Ho scritto la prima persona presente del verbo avere sbagliata apposta!!" disse la maestra
    "L'ho fatto per farvi notare che nessuno di voi mi ha detto brava per quelle che ho scritto nel modo giusto,
    ma tutti mi avete deriso per l'unico errore che ho commesso"
    La classe si ammutolì.
    "La lezione di oggi è farvi capire che è così che il mondo là fuori vi tratterà,
    non importa quante cose giuste farete, nessuno o pochi le noteranno,
    ma saranno in molti invece ad aspettare un vostro errore per criticarvi!
     
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  8. antobon

    antobon Colonnello del forum


    Ci sono momenti nella vita in cui

    qualcuno ti manca cosi tanto che

    vorresti proprio tirarlo fuori dai

    tuoi sogni per abbracciarlo

    davvero.

    Paulo Coellio



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  9. lorilu

    lorilu Imperatore del forum

    Aggiustare il mondo

    Un bambino ed il suo papà erano seduti sul treno.
    Il viaggio sarebbe durato un’ora circa.

    Il padre si siede comodamente e si mette a leggere una rivista per distrarsi.
    Ad un certo punto il bambino lo interrompe e domanda: “Cos’è quello, papà?”.
    L’uomo si volta per vedere quello che gli aveva indicato il bambino
    e risponde: “E’ una fattoria.”
    Incomincia di nuovo a leggere quando il bambino gli domanda un’altra volta:
    “Quando arriveremo, papà?”.
    Il padre gli risponde che manca ancora molto.

    Aveva di nuovo cominciato a leggere la sua rivista quando
    un’altra domanda del bambino lo interrompe e così per tantissime altre volte.
    Il padre disperato cerca la maniera di distrarre il bambino.

    Vede sulla rivista che stava leggendo la figura del mappamondo,
    la rompe in molti pezzetti e li da al figlio invitandolo
    a ricostruire la figura del mappamondo.
    Così si siede felice sul suo sedile convinto
    che il bambino sarebbe stato occupato per tutto il resto del viaggio.

    Aveva appena cominciato a leggere di nuovo la sua rivista
    quando il bambino esclama: “Ho terminato! ”.
    “Impossibile! Non posso crederci!
    Come hai potuto ricostruire il mondo in così poco tempo?”
    Però il mappamondo era stato ricostruito perfettamente.
    Allora il padre gli domanda di nuovo:
    “Come hai potuto ricostruire il mondo così rapidamente?”

    Il bambino risponde: “Non mi sono fissato sul mondo ...
    dietro al foglio c’era la figura di un uomo,
    ho ricostruito l'uomo e il mondo si è aggiustato da solo !!!!”.


    Il mondo sarà aggiustato solo quando gli uomini saranno aggiustati ossia,
    saranno leali ed onesti.
     
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  10. antobon

    antobon Colonnello del forum

    Ho un sogno

    Ho un sogno che un giorno i bambini diventeranno bambini in tutte le parti del mondo,
    Ho un sogno che un giorno i bambini africani avranno la possibilità di giocare e studiare come bambini,
    Ho un sogno che un giorno loro deporranno le armi perché non ne avranno più bisogno,
    Ho un sogno che un giorno loro verranno ascoltati,
    tollerati e che potranno anche decidere cosa fare da grandi.

    Nel mio sogno vedo che i bambini africani non
    moriranno più di fame, sete e malattie banali,
    Nel mio sogno vedo che questi bambini andranno a scuola la mattina anziché andare nei vari cantieri,
    Nel mio sogno vedo che questi bambini lasceranno le grotte, i tombini e le strade per andare a dormire
    nelle case.

    Ho un sogno che un giorno i bambini africani
    lasceranno i campi profughi,
    Ho un sogno che un giorno loro non avranno più
    bisogno di camminare per chilometri in cerca d'acqua sporca da bere,
    Ho un sogno che un giorno i loro piedi saranno
    protetti dalle scarpe e i loro corpi coperti dai vestiti.

    Nel mio sogno vedo che i bambini africani avranno la possibilità di vaccinarsi contro le malattie infantili,
    Nel mio sogno vedo che i loro destini non saranno più decisi dalle tragedie causate dai grandi,
    Nel mio sogno vedo che i bambini africani avranno la possibilità di riuscire un giorno a sognare!!!

    Blessing Sunday Osuchukwu


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  11. silvia8869

    silvia8869 Leggenda vivente del forum

    Lettera di un (anziano) padre al figlio
    Se un giorno mi vedrai vecchio:
    se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
    Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami,
    quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.
    Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare...
    ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno.
    Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico
    ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc.
    Quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso...
    dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire:
    la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti.
    Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso,
    vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.
    Quando dico che non vorrei andare avanti...
    non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo.
    Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive.
    Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te..
    che ho tentato di spianarti la strada...
    Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza,
    dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te.
    Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza
    in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te.
    Ti amo figlio mio..
     
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  12. leonardopelle

    leonardopelle Mostro del forum

    Un giorno un uomo incontrò un amico che non vedeva da tempo ,
    lo trovò piuttosto sciupato e malvestito ma stranamente camminava a passo di danza.

    Lo fermò e prima di chiedergli il perché del suo strano modo di procedere gli disse ' Ciao che piacere vederti come te la passi?'

    L'altro gli rispose sorridendo' che vuoi che ti dica amico mio, avevo comprato una bella casa c'è stato un incendio e l'ho perduta, mi sono sposato ma dopo due anni felici mia moglie mi ha lasciato, avevo aperto un'attività che andava benissimo ma ho dovuto chiudere...'

    L'amico perplesso allora gli domandò 'ma scusa se questo è vero perché ridi e vai danzando?'

    E l'altro 'perché essendo un ottimista sono convinto che se la vita mi fa fare un passo avanti e due indietro è perché in realtà vuole
    insegnarmi il cha cha cha....'
     
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  13. lorilu

    lorilu Imperatore del forum

    Dolci coccole

    Una volta, tanto tempo fa, c'era una terra dove la gente viveva felice.
    Tutti erano amici, si volevano bene, giocavano insieme, e si aiutavano.
    Erano tutti gentili, cordiali e premurosi.
    Erano così per la strada, a scuola, e anche quando c'era la coda da fare all'ufficio postale.
    Naturalmente, c'era un segreto.
    A quel tempo, ogni bambino riceveva alla nascita un sacchetto colmo di "Dolci Coccole".
    Le "Dolci Coccole", erano molto apprezzate.
    Tutti quelli che le ricevevano, si sentivano pieni di dolcezza e di calda simpatia.
    Coloro che non ne ricevevano, invece, si ammalavano di influenza, avevano il mal di schiena,
    appassivano, talvolta morivano.
    A quel tempo, però, era molto facile procurarsi delle "Dolci Coccole".
    Quando uno ne aveva voglia, si avvicinava ad un altro, e domandava:
    - "Vorrei una "Dolce Coccola"!"
    L'altro tuffava la mano nel suo sacchetto, e ne traeva una "Dolce Coccola",
    che aveva più o meno le dimensioni della mano di una bambina.
    Chi la riceveva, la strofinava dolcemente sul cuore, sulle guance, o sulle braccia,
    e subito si sentiva invadere da una piacevole ondata di tepore e di benessere,
    sia nel corpo che nell'anima.
    La gente a quel tempo si scambiava continuamente "Dolci Coccole" e,
    dal momento che erano assolutamente gratuite, se ne potevano avere a volontà!
    Così, quasi tutti vivevano felici, e si sentivano teneri e caldi.
    Quasi tutti.
    C'era qualcuno che non era affatto contento di vedere la gente scambiarsi "Dolci Coccole".
    Si chiamava Belzefà, ed era una strega perfida e perennemente arrabbiata.
    Belzefà architettò un piano diabolico:
    un mattino, piombò nel mezzo di una famigliola, si accostò al papà,
    che stava leggendo il giornale,
    e gli indicò la moglie che stava coccolando la bambina più piccola:
    - "Non vedi tutte le "Dolci Coccole", che tua moglie sta dando alla bambina?
    Se va avanti così, non ce ne saranno più per te!"
    L'uomo si preoccupò:
    - "Vuoi dire che a forza di donarle agli altri non ci saranno più "Dolci Coccole"
    nel nostro sacchetto?"
    - "Certo!" - rispose la strega - "Ad un certo punto finiranno.
    Stop. Nisba. Nada!"
    E ripartì ghignando a cavallo della sua scopa.
    Il papà si sentì turbato dalle parole di Belzefà.
    Da quel momento, ogni volta che vedeva la moglie dare "Dolci Coccole"
    ai bambini si sentiva inquieto.
    Sempre più spesso si chiese se la strega potesse avere ragione.
    Un giorno ne parlò apertamente con la moglie. Anche lei si spaventò.
    La coppia decise che bisognava fare economia e usare con parsimonia
    le "Dolci Coccole" rimaste.
    In breve tempo uomini, donne e bambini smisero di sorridersi l'un l'altro,
    di essere gentili, di aiutarsi.
    Ma un giorno successe un fatto straordinario...
    Una fanciulla dagli occhi pieni di luce ed un sorriso dolce e limpido,
    arrivò in quel triste paese.
    Pareva proprio, che non avesse mai sentito parlare della perfida strega,
    e distribuiva "Dolci Coccole" a piene mani, senza alcuna paura che le venissero a mancare.
    La ragazza le offriva gratuitamente, anche se nessuno gliele domandava.
    I bambini la amavano tantissimo, perché si sentivano davvero bene con lei.
    Anche i bambini allora, tutte le volte che ne avevano voglia,
    si misero a distribuire "Dolci Coccole", incuranti che potessero finire.
    I grandi fecero una Legge per impedire di sprecare le "Dolci Coccole",
    ma i bambini continuarono!
    E siccome i bambini sono più numerosi degli adulti, in breve tempo la terra
    iniziò a diventare nuovamente quel luogo dove la gente vive serena e felice.

    Morale: non temere di sprecare dolci coccole. Ne avrai sempre in abbondanza da donare.

    - dal web -​
     
  14. silvia8869

    silvia8869 Leggenda vivente del forum

    C’era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante. Viveva solo, non si era mai sposato e non aveva nessun amico; per tutta la vita era stato avaro, aveva sempre anteposto il guadagno all’amicizia ed ai rapporti umani.
    L’andamento dei suoi affari era l’unica cosa che gli importava: per lui non esistevano che i clienti, quelli che compravano e quelli che vendevano; speculava sul bisogno dei poveri e quante volte aveva mentito loro, piangendo miseria per vender più caro. Non gli importava minimamente chi fossero e cosa facessero, del resto mai la sua mano si era aperta per donare. Non gl’interessavano le storie ed i problemi altrui: per questo motivo, nessuno gli voleva bene, ma al mercante la cosa non pesava, tanto non andava mai oltre le apparenze.
    Per avere sempre più soldi continuava imperterrito ad approfittare dell’ingenuità delle persone ed a comportarsi in modo disonesto.
    Un anno però, poco prima di Natale, non riuscendo proprio a prendere sonno, nonostante avesse già contato più volte tutti i suoi denari, che teneva in casa nascosti in una cassapanca, decise di uscire a fare una passeggiata: cominciò a sentire delle voci e delle risate, canti e grida gioiose di bimbi… Era strano sentire tanto chiasso, di notte, in paese: s’incuriosì, anche perchè non c’era nessuno per le strade, nonostante voci e rumori sembrassero molto vicini. Ad un certo punto cominciò a sentire qualcuno che pronunciava il suo nome, chiedeva aiuto e lo chiamava fratello. L’uomo non aveva fratelli o sorelle e si stupì.
    Per tutta la notte, ascoltò le voci che raccontavano storie tristi e allegre, vicende familiari e d’amore. Venne a sapere che alcuni suoi vicini erano molto poveri e che sfamavano a fatica i figli…
    Cominciò a sentirsi rimordere la coscienza per non aver mai neanche lontanamente sospettato cosa si nascondesse dietro gli individui con i quali aveva a che fare tutti i giorni per i suoi affari ed il suo cuore si aprì alla compassione verso quei fratelli meno fortunati di lui e le lacrime cominciarono a sgorgargli dagli occhi senza alcun ritegno.
    Pianse così per tutta la notte, appoggiato ad un cespuglio, lungo la strada, lo inondò praticamente di lacrime di rammarico e di amarezza, mentre la sua indole cambiava radicalmente.
    Ai primi Raggi del Sole, in quel cespuglio, occhieggiando fra le verdi foglioline, cominciarono a brillare delle bacche bianche: le lacrime del mercante pentito si erano trasformate in perle…ed era nato il vischio.
     
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  15. antobon

    antobon Colonnello del forum

    Un giorno, ero un ragazzino delle superiori, vidi un ragazzo della mia classe che stava tornando a casa da scuola.
    Il suo nome era Kyle e sembrava stesse portando tutti i suoi libri.
    Dissi tra me e me: "Perché mai uno dovrebbe portarsi a casa tutti i libri di venerdì? Deve essere un ragazzo strano".
    Io avevo il mio week end pianificato (feste e una partita di football con i miei amici), così ho scrollato le spalle e mi sono incamminato.
    Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che correvano incontro a Kyle. Gli corsero addosso facendo cadere tutti i suoi libri e lo spinsero facendolo cadere nel fango.
    I suoi occhiali volarono via, e li vidi cadere nell'erba un paio di metri più in là. Lui guardò in sù e vidi una terribile tristezza nei suoi occhi.
    Mi rapì il cuore! Così mi incamminai verso di lui mentre lui stava cercando i suoi occhiali e vidi una lacrima nei suoi occhi.
    Raccolsi gli occhiali e glieli diedi dicendogli: "Quei ragazzi sono proprio dei selvaggi, dovrebbero imparare a vivere."
    Kyle mi guardò e disse: "Grazie!"
    C'era un grosso sorriso sul suo viso, era uno di quei sorrisi che mostrano vera gratitudine.
    Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi dove viveva. Scoprii che viveva vicino a me così gli chiesi come mai non lo avessi mai visto prima. Lui mi spiegò che prima andava in una scuola privata.
    Prima di allora non sarei mai andato in giro con un ragazzo che frequentava le scuole private. Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a portare alcuni libri.
    Mi sembrò un ragazzo molto carino ed educato così gli chiesi se gli andava di giocare a football con i miei amici e lui disse di sì.
    Stemmo in giro tutto il week end e più lo conoscevo più Kyle mi piaceva così come piaceva ai miei amici.
    Arrivò il lunedì mattina ed ecco Kyle con tutta la pila dei libri ancora. Lo fermai e gli dissi: "Ragazzo finirà che ti costruirai dei muscoli incredibili con questa pila di libri ogni giorno!"
    Egli rise e mi passo la metà dei libri.
    Nei successivi quattro anni io e Kyle diventammo amici per la pelle.
    Una volta adolescenti cominciammo a pensare al college, Kyle decise per Georgetown e io per Duke. Sapevo che saremmo sempre stati amici e che la distanza non sarebbe stata un problema per noi. Kyle sarebbe diventato un dottore mentre io mi sarei occupato di scuole di football.
    Kyle era il primo della nostra classe e io l'ho sempre preso in giro per essere un secchione. Kyle doveva preparare un discorso per il diploma.
    Io fui molto felice di non essere al suo posto sul podio a parlare.
    Giorno dei diplomi, vidi Kyle, aveva un'ottimo aspetto. Lui era uno di quei ragazzi che aveva veramente trovato se stesso durante le scuole
    superiori.
    Si era un pò riempito nell'aspetto e stava molto bene con gli occhiali.
    Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo amavano.
    Ragazzi qualche volta ero un po' geloso!
    Oggi era uno di quei giorni, potevo vedere che era un po' nervoso per il discorso che doveva fare, così gli diedi una pacca sulla spalla e gli dissi: "Hei, ragazzo te la caverai alla grande!" Mi guardò con uno di quegli sguardi (quelli pieni di gratitudine) e sorrise mentre mi disse: "Grazie".
    Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce: "Nel giorno del diploma si usa ringraziare coloro che ci hanno aiutato a farcela in questi anni duri. I genitori, gli insegnanti, gli allenatori ma più di tutti i tuoi amici. Sono qui per dire a tutti voi che essere amico di qualcuno è il più bel regalo che voi potete fare. Voglio raccontarvene una".
    Guardai il mio amico Kyle incredulo non appena cominciò a raccontare il giorno del nostro incontro. Lui aveva delle brutte e tristi idee per quel week-end. Egli raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola, così che la madre non avesse dovuto farlo dopo, e di come si stava portando a casa tutte le sue cose.
    Kyle mi guardò intensamente e fece un piccolo sorriso. "Ringraziando il cielo fui salvato, il mio amico mi salvò dal fare quel terribile gesto".
    Udii un brusio tra la gente a queste rivelazioni. Il ragazzo più popolare ci aveva appena raccontato il suo momento più debole.
    Vidi sua madre e suo padre che mi guardavano e mi sorridevano, lo stesso sorriso pieno di gratitudine.
    Non avevo mai realizzato la profondità di quel sorriso fino a quel momento.
    Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni.
    Con un piccolo gesto potete cambiare la vita di una persona, in meglio o in peggio. Dio fa incrociare le nostre vite perché ne possiamo beneficiare in qualche modo. Cercate il buono negli altri.

    "Gli amici sono angeli che ci sollevano in piedi quando le nostre ali hanno problemi nel ricordare come si vola."
     
    Ultima modifica: 25 marzo 2017
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  16. silvia8869

    silvia8869 Leggenda vivente del forum

    Il Gattino Giacomino

    In una mattina d’estate una compagnia di gatti randagi giocherellava in un parco abbandonato .
    In un angolino, dietro una panchina, si nascondeva un piccolo gatto di nome Giacomino.
    Il suo pelo era nero e lucido, gli occhi rotondi e lo sguardo triste .
    Egli amava la solitudine e vivere appartato dagli altri. Amava giocare con gli insetti e correre dietro alle farfalle; ma avvenne che quel giorno, giocando, si allontanò troppo e si trovò in una zona del parco a lui sconosciuta
    .All’improvviso sentì abbaiare e sbucò fuori un branco di cani affamati che lo aggredì.
    Per fortuna lo liberarono, ma gli ordinarono di procurare cibo a tutto il branco quotidianamente.
    In caso contrario…
    Giacomino , preoccupato e impaurito, se ne andò,
    ma dietro l’angolo della strada incontrò un gruppo di gatti randagi che aveva sentito tutto e che decise di aiutarlo a sua insaputa.
    Il giorno successivo, Giacomino, ancora assonnato per la notte trascorsa in bianco, si presentò ai cani con quel poco di cibo che era riuscito a procurarsi .
    Quando il capo branco si accorse che il gattino non aveva eseguito i suoi ordini iniziò a ringhiare e ad abbaiare minacciosamente.
    I cani, incattiviti e con gli occhi rabbiosi, si lanciarono sul gatto, ma fu a quel punto che i gatti sbucarono dal nulla e con i loro artigli graffiarono i cani che fuggirono a gambe levate.
    E fu allora che Giacomino capì che vivere soli significava essere tristi e deboli,
    mentre stando in compagnia e insieme agli altri si superava qualunque ostacolo.
     
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  17. antobon

    antobon Colonnello del forum

    "Un ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne...
    All'improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò :"AAAhhhhhhhhhhh!!!"
    Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva :
    "AAAhhhhhhhhhhh!!!"
    Con curiosità, egli chiese:"Chi sei tu?"
    E ricevette la risposta: "Chi sei tu?"
    Dopo il ragazzino urlò:"Io ti sento! Chi sei?"
    E la voce rispose:"Io ti sento! Chi sei?"
    Infuriato da quella risposta egli urlò: "Codardo"
    E ricevette la risposta:"Codardo!"
    Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: "Papà, che succede?"
    Il padre gli sorrise e rispose:"Figlio mio, ora stai attento:"
    E dopo l'uomo gridò: "Tu sei un campione!"
    La voce rispose: "Tu sei un campione!"
    Il figlio era sorpreso ma non capiva.
    Allora il padre gli spiegò: "La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA.
    La Vita, come un'eco, ti restituisce quello che tu dici o fai.
    La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.
    Se tu desideri più amore nel mondo, devi creare più amore nel tuo cuore;
    Se vuoi che la gente ti rispetti, devi tu rispettare gli altri per primo.
    Questo principio va applicato in ogni cosa, in ogni aspetto della vita; la Vita ti restituisce ciò che tu hai dato ad essa.
    La nostra Vita non è un insieme di coincidenze,
    è lo specchio di noi stessi.
     
  18. lorilu

    lorilu Imperatore del forum

    Pane Bruciato

    Dopo un lungo e duro giorno di lavoro, la mia mamma mise un piatto con salsicce e pane tostato,
    molto bruciato, davanti al mio papà.
    Ricordo che stavo aspettando che lui lo notasse.
    Nonostante mio padre lo avesse notato, prese un pane tostato,
    sorrise a mia madre e mi chiese come era andata a scuola.
    Non ricordo cosa gli risposi, però mi ricordo il vederlo spalmare burro e marmellata sul pane tostato e mangiarlo tutto.
    Quando mi alzai da tavola, quella sera,
    ricordo di aver sentito mia madre chiedere scusa a mio padre per il pane tostato molto bruciato.
    Mai dimenticherò quello che le rispose:
    "Cara non preoccuparti, a volte mi piace il pane tostato un po' bruciato."
    Più tardi, quella sera, andai a dare il bacio della buona notte a mio padre e
    gli chiesi se veramente gli piaceva il pane tostato bruciato.
    Lui mi abbracciò e mi fece questa riflessione:
    "La tua mamma ha avuto un giorno molto duro nel lavoro, è molto stanca,
    ed inoltre un pane tostato un po' bruciato non fa male a nessuno".

    La vita è piena di cose imperfette.
    Occorre imparare ad accettare i difetti e ad apprezzare ognuna delle differenze degli altri,
    perché la comprensione e la tolleranza sono la base di ogni buona relazione.
    Sii più gentile, quindi, di quanto ritieni necessario perché tutte le persone,
    in questo momento, stanno combattendo qualche tipo di battaglia!


    "Il viaggio verso la felicità non è diritto.
    Esistono curve chiamate equivoci
    esistono semafori chiamati amici
    luci di posizione chiamate famiglia

    e tutto si raggiunge se hai:

    Una ruota di scorta chiamata decisione
    un potente motore chiamato comprensione
    una buona assicurazione chiamata fede
    abbondante combustibile chiamato pazienza
    e soprattutto un autista esperto chiamato amore!!!"

    - dal web -
     
  19. silvia8869

    silvia8869 Leggenda vivente del forum

    Il nibbio ed il serpente - Esopo
    [​IMG]
    Un giovane serpentello se ne andava tranquillo, strisciando fra una pietra e l'altra, godendosi i caldi raggi del primo sole primaverile.
    L'aria era tiepida e carica di un buon profumo di fiori, e ogni animale si sentiva rasserenato da quel clima dolce.
    Il piccolo serpente si muoveva piano nel prato, quando all'improvviso una spaventosa ombra si proiettò sul suo cammino.
    L'animale preoccupato alzò il testino, per guardare da dove provenisse la macchia scura, e solo allora scoprì che un terribile nibbio stava puntando dritto dritto su di lui!
    Il poverino non ebbe nemmeno il tempo di scappare, perché in un lampo il volatile gli piombò addosso, afferrandolo con il becco.
    Il serpente fu sollevato in cielo da quel rapace, che, senza avere pietà per le sue grida, volò via il più velocemente possibile.
    "Lasciami andare!" Implorava lo sfortunato animaletto "Non ti ho fatto niente!"
    Ma il nibbio non l'ascoltò neppure.
    A quel punto il serpentello si rivoltò su se stesso e con un'abile mossa diede un morso al suo nemico.
    Finalmente il volatile, colpito dal veleno della sua preda, fu costretto ad aprire il becco, liberando il serpente, che cadde a terra senza farsi male.
    Il nibbio invece, con la vista annebbiata e senza più forze, a causa del morso velenoso, precipitò sul terreno, a peso morto, riportando parecchie ferite.
    Quando il volatile era ancora stordito il serpentello gli si avvicinò, e gli disse:
    "Ben ti sta! Io non volevo farti del male, ma tu mi ci hai costretto, e adesso ne paghi le conseguenze!"
    Trascorsero due giorni interi prima che il nibbio potesse riprendere a volare, ma, a partire da quella volta, si tenne sempre ad una certa distanza da tutti i serpenti!

    Morale: Chi si dimostra prepotente e malvagio prima o poi paga di persona per le sue cattiverie
     
  20. lorilu

    lorilu Imperatore del forum

    Gentilezza

    Gentilezza è quella fata
    dalla voce delicata,
    sempre dolce e sorridente
    e con tutti compiacente.
    Dice grazie a chicchessia
    che le usi cortesia;
    e se chiede qualche cosa,
    quella fata assai graziosa,
    dice sempre: - Per favore …
    e si fa davvero onore.
    Gentilezza è una virtù:
    bimba,
    imparala anche tu.

    - T. Romei Correggi -

     
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