Aneddoti, fiabe e filastrocche

Discussione in "Archivio di tutto il resto" iniziata da silvia8869, il 18 febbraio 2017.

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  1. antobon

    antobon Colonnello del forum



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    Avere un amico

    È tanto bello quando si è amici,
    giocare insieme,
    sentirsi felici.
    Col mio amico è bello parlare
    aver mille segreti da raccontare
    e ridere insieme
    ridere assai
    i motivi per ridere non mancano mai.
    Certo, a volte può capitare
    di ritrovarsi a litigare
    e in quei momenti dirsi: Addio,
    tu non sei più amico mio!
    Presto però lo vai ad abbracciare
    senza di lui non sai proprio stare.
    E ancor per mano contenti e felici
    camminano insieme i veri amici.





     
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  2. Clarae80

    Clarae80 Comandante del forum


    Se l'amor bussa alla porta


    Il fenicottero rosa
    si è messo in posa.
    Il nero pinguino
    è salito su suo cugino!

    Cerca collaborazione
    per provare l’emozione
    di un bacetto rubacchiato
    con un altro uccello alato!

    Son diversi, ma che importa?
    Se l’amor bussa alla porta
    devi aprire porta e cuore:
    far entrare il grande amore!

    Jolanda Restano

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  3. auro61

    auro61 Leggenda vivente del forum

    Filastrocca di Carnevale

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    Io mi vesto da pompiere,
    tu da vespa o candeliere,
    lui da essere spaziale:
    travestirsi non è male!
    Io mi vesto da regina,
    tu da sacco di farina,
    lei da frate o da serpente:
    travestirsi è divertente!
    Io mi vesto da canguro,
    tu da cavolo maturo,
    lui da papera o da cuoco:
    travestirsi, che bel gioco!

    Roberto Piumini
    Edit: rimossa immagine con sito esterno. Eufrosine

     
    Ultima modifica di moderatore: 23 febbraio 2018
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  4. silvia8869

    silvia8869 Leggenda vivente del forum

    In una mattina di pioggia un chicco di caffè era tutto solo.. si era perso..
    cosi’ decise di girare il mondo in cerca dei suoi compagni chicchi di caffè
    li cercava dal giorno che era nato
    ripensava a quando era ancora attaccato alla sua piantina
    in compagnia dei suoi amici
    Cercava, viaggiava, camminava,
    andava da un paese all’altro
    ma non riusciva a trovarli
    Passarono i giorni e lui li cercava sempre
    Con la pioggia e con il sole
    il povero chicco di caffè, col passare dei giorni, diventava sempre più scuro
    ormai era disperato, non sapeva cosa fare
    chiese aiuto ad una signora, che era andata a fare la spesa al mercato,
    le domandò educatamente…
    Scusi signora… ha visto i miei amici in questo paese?
    La signora lo guardò in viso e gentilmente lo invitò a casa sua…
    dicendogli.. ti porterò a casa mia e ti farò vedere dove sono i tuoi amici
    Quando arrivarono a casa della signora lei andò in cucina
    prese una bella scatoletta di vetro che era nello scaffale della mensola
    l’apri’ con cura e si avvicinò a Chicco
    che vide con grande sorpresa i suoi cari amici
    Erano tutti li che lo aspettavano
    Chicco fu felicissimo
    ringraziò tanto la signora per avergli fatto incontrare i suoi amici
    poi tutti insieme i chicchi per festeggiare si prepararono una buonissima colazione
    con latte e caffè
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  5. virgo58

    virgo58 Leggenda vivente del forum

    Bruno Ferrero, Il segreto dei pesci rossi
    Due boscaioli lavoravano nella stessa foresta ad abbattere alberi. I tronchi erano imponenti, solidi e tenaci. I due boscaioli usavano le loro asce con identica bravura, ma con una diversa tecnica: il primo colpiva il suo albero con incredibile costanza, un colpo dietro l'altro, senza fermarsi se non per riprendere fiato rari secondi.
    Il secondo boscaiolo faceva una discreta sosta ogni ora di lavoro.
    Al tramonto, il primo boscaioloera a metà del suo albero. Aveva sudato sangue e lacrime e non avrebbe resistito cinque minuti di più.
    Il secondo era incredibilmente al termine del suo tronco. Avevano cominciato insieme e i due alberi erano uguali!
    Il primo boscaiolo non credeva ai suoi occhi. "Non ci capisco niente! Come hai fatto ad andare così veloce se ti fermavi tutte le ore?".
    L'altro sorrise: "Hai visto che mi fermavo ogni ora. Ma quello che non hai visto è che approfittavo della sosta per affilare la mia ascia".
     
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  6. auro61

    auro61 Leggenda vivente del forum

    marzo
    Gelo
    marzolino
    rattrista
    il contadino.

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    Per San Benedetto
    la rondine sotto il tetto.
    Per l'Annunziata è finita l'invernata.
    Se Marzo non marzeggia,
    Aprile non verdeggia.
     
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  7. antobon

    antobon Colonnello del forum

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    “Le donne, le donne” tutti a parlare,
    ancora di angeli del focolare.
    Le donne che deboli non son mai state
    fatte di sforzi, lotte e risate.
    Le donne che creano vite e destini
    gestendo lavoro, mariti e bambini.
    Le donne di burro, di ferro e di vetro,
    le donne che non si tirano indietro.
    Le donne che escono e vanno in ufficio,
    la bocca che sa ancora di dentifricio.
    Le donne che passano il giorno da sole,
    e vivono solo per marito e prole.
    Le donne in carriera, le donne di strada,
    le donne isolate a cui nessuno bada.
    Le donne romantiche, quelle realiste,
    le donne pragmatiche e quelle idealiste.
    Le donne più forti di quanto non pensi
    che non han bisogno di mille consensi.
    Le donne che imbracciano il cervello e il cuore,
    e scendono in piazza per farsi onore.
    E quelle silenti che si fanno strada
    e stringono i denti comunque vada.
    Le donne che vivono tante realtà
    in cui io non vedo fragilità.
    Non sono alieni o esseri strani,
    sono bellissimi esseri umani.
    Sicure e fallaci, morbide o dure,
    sporche di vita o bambine pure.
    Non sento di doverle toccare coi guanti,
    non servono
    Sono padrone del loro destino,
    che sia carriera, due gatti o un bambino.
    Che vadano al fronte oppure all’altare,
    nessuno si azzardi a giudicare.
    Che siano pompieri, dottori o veline,
    sono fatti loro, in rime e quartine.
    Che indossino shorts, pantaloni o la gonna,
    accade che spesso il più uomo è una donna.
    Marco Platti


     
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  8. silvia8869

    silvia8869 Leggenda vivente del forum

    C’era una volta, nel tempo in cui uomini di mare affrontavano l’ignoto per spirito di avventura e di conoscenza,
    un popolo forte e coraggioso la cui caratteristica peculiare era il colore dei capelli.

    Esso, a differenza di quello degli abitanti delle altre isole vicine, era del colore del sole.
    Specialmente le donne, forti e bellissime, erano orgogliose di quelle nuvole d’oro
    che pettinavano per lungo tempo al giorno, inventando elaborate acconciature con trecce e nastri.

    Ma i tempi erano difficili e, spesso, proprio mentre gli uomini del villaggio erano in mare per la pesca e per i loro commerci,
    l’isola di Rainhor veniva invasa e depredata dalle tribù nemiche.

    E molto ambite erano le giovani donne dell’isola.
    In uno di quei tristi giorni anche la dolce e bellissima Mihm,
    figlia del capo villaggio,
    cadde nella trappola tesale da un re nemico
    e venne rapita, insieme ad altre compagne, per far parte delle sue schiave.
    Il fitto dedalo di scogli dell’arcipelago e l’ostilità dei luoghi, fornivano a quei malvagi un nascondiglio perfetto
    di cui difficilmente i soccorritori delle ragazze avrebbero potuto aver ragione .

    La grotta dove erano state rinchiuse in attesa del loro triste destino era accessibile solo dal mare,
    allorchè l’alta marea sommergeva la cavità d’ingresso, ben celata dagli arbusti che crescevano fin sopra gli scogli.

    Aveva un unico condotto d’aria,
    che aprendosi sulla volta della grotta,
    sbucava sulla sommità di una collinetta brulla a picco sugli scogli.

    Tutto intorno il mare con il continuo soffiare del vento e il rincorrersi di gabbiani gracchianti.
    La giovane Mimh, forte nella sua agilità, era ben decisa a non arrendersi al suo triste destino
    e, incurante del pericolo, decise che avrebbe dovuto fare qualcosa per salvare se stessa e le sue compagne.

    Fu così che chiese alle compagne di essere issata sulle loro spalle
    per potersi infilare nello stretto cunicolo e cercare aiuto dall’alto della collina;
    era infatti certa che i loro parenti, e soprattutto il suo promesso sposo, stessero cercando il nascondiglio per liberarle.
    Con grande sforzo la ragazza riuscì a raggiungere l’apertura collegata all’esterno


    e con abilità e determinazione si infilò fra le rocce ,

    incurante dei graffi che la roccia le procurava nel tentativo di raggiungere l’esterno.
    L’ultimo tratto era anche il più stretto.
    Il tempo sembrava non passare mai


    e Mimh sentiva già venir meno la sua resistenza

    quando, con un ultimo sovrumano sforzo, riuscì a sporgere la testa dalla cavità.
    Da lontano vide le veloci barche della sua gente ma la sua testa affiorante dalla collinetta non poteva essere notata da così lontano!


    Allora, consapevole della sua fine ormai prossima, si sciolse le trecce

    e i suoi lunghi capelli biondi cominciarono a muoversi nel vento come una bandiera.
    Era il segno, l’ indicazione che gli uomini stavano ardentemente cercando.
    La fine della storia non fu lieta.
    Le compagne di Mimh furono liberate,


    ma la coraggiosa ragazza morì soffocata dal suo stesso ardimento e quello stretto cunicolo divenne la sua stessa tomba .

    Quando il suo promesso sposo si recò sulla collina per onorare il corpo della sua sfortunata sposa con una degna sepoltura,
    trovò al posto di Mihm una pianta dalle radici profonde e fortissime, e una grande chioma di fiori d’oro che si muovono al vento…..
    Era la mimosa.



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  9. auro61

    auro61 Leggenda vivente del forum

    Pioggerella
    di Gianni Rodari

    Sei tornata pioggerella,
    che ogni cosa rifai bella?
    Pioggerella d’argento,
    tiepida e senza vento,
    innaffia erbe e germogli
    sugli alberi ancor spogli.
    Finisci presto il tuo lavoro
    e lascia passare il sole d’oro.
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  10. antobon

    antobon Colonnello del forum

    PRIMAVERA

    Attenzione! Attenzione!
    C’è una nuova stagione!
    Il gelo se ne va,
    la Primavera arriva qua.
    È una fata con un cesto di fiori
    che regala intorno mille colori.
    Sugli alberi crescono gemme radiose
    che spruzzano in aria onde odorose.
    Svolazzano le rondini su nel cielo,
    sembrano un meraviglioso, nero velo.
    Le farfalle con le loro danze colorate
    disegnano nell’aria immagini variegate.
    Nessun pittore fra tutte le genti
    sa creare tali pennellate evanescenti.
    Tanti animali con il dolce musino
    dalla loro tana fanno capolino.
    Dopo una lunga dormita
    tornano finalmente a nuova vita
    Si ode in alto un dolce cinguettio,
    più in basso uno strano ronzio.
    Gli insetti stridono – “Ci volete proprio allontanare!
    Siamo noi che aiutiamo i fiori a sbocciare!”-
    Tanti bimbi allegri stanno fuori a giocare,
    si ode la frescura, il silenzio dell’aria, tutto cantare.
    Primavera rappresenti l’essenza del colore,
    nella vita sei il culmine di gioia e d’amore.
    Quando finisci il tuo breve tempo e parti via,
    lasci nell’aria una luce e tanta nostalgia.
    Gli anziani guardano il tempo che va,
    la loro Primavera più non tornerà.
    Ma il sorriso dei bambini,
    il colore dei fiorellini,
    gli anni fa un po’ dimenticare,
    la primavera sembra tornare.

    Rosalba Giliberti

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    edit: rimossa immagine con ref link. Eufrosine
    Edit: ripristinata immagine tolta in precedenza. CrazyDiamond



     
    Ultima modifica di moderatore: 27 marzo 2018
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  11. auro61

    auro61 Leggenda vivente del forum

    Nell'uovo di pasqua
    Nell’uovo di Pasqua che mai ci sarà?
    C’è forse nascosta la felicità?
    Apritelo piano se no, la per là,
    la dolce sorpresa scappare potrà.
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    E' Pasqua!
    Alla Pasqua
    Dell’anno passato
    Un palloncino
    Mi era scappato.
    Mi era scappato
    Nell’alto del cielo,
    Io lo guardavo
    E piangevo piangevo.
    Anche quest’anno
    Un pallone è volato
    Ma io ho riso
    Felice e beato.
    Il palloncino
    È andato lassù
    Ma io quest’anno
    Non piango più.

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  12. bigiopaola

    bigiopaola Semi-dio del forum

    L'inverno e la Primavera
    favola di Esopo
    Un giorno il signor Inverno si trovò faccia a faccia con la giovane signorina Primavera. L’anziana stagione, con quella sua aria sapiente prese a dire:
    - “Mia cara amica, tu non sai essere decisa e determinata. Quando giunge il tuo periodo annuale, le persone e gli animali ne approfittano per precipitarsi fuori dalle loro case o dalle loro tane e si riversano in quei prati che tu, con tanta premura, hai provveduto a far fiorire. Essi strappano i giovani arbusti, calpestano senza pietà l’erba e assorbono ogni sorso di quel sole splendente che, col tuo arrivo diventa più caldo. I tuoi frutti vengono ignobilmente raccolti e divorati e infine, con il baccano e la cagnara che tutti fanno, non ti permettono neppure di riposare in pace. Invece io incuto timore e rispetto con le mie nebbie, il freddo e il gelo. La gente si rintana in casa e non esce quasi mai per paura del brutto tempo e così mi lascia riposare tranquillo”.
    La bella e dolce Primavera, colpita da quelle parole, rispose:
    - “Il mio arrivo è desiderato da tutti e le persone mi amano. Tu non puoi nemmeno immaginare cosa significhi essere tanto apprezzati. E’ una sensazione bellissima che non potrai mai provare perché con il freddo che porti al tuo arrivo anche i cuori più caldi si raggelano”.
    L’inverno non disse più niente e si fermò a riflettere. Forse, essere ammirati ed amati dagli altri, poteva anche essere una bella sensazione.



    edit: rimossi ref-link. Eufrosine
     
    Ultima modifica di moderatore: 27 marzo 2018
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  13. silvia8869

    silvia8869 Leggenda vivente del forum

    La leggenda di Re Artù in versione Etnea

    Tutti conoscono la storia della Spada nella Roccia. Tutti conoscono la storia di questa spada conficcata in un grande masso da tempi immemori in attesa della venuta di un re meritevole. E tutti sanno che questo re meritevole arrivò e che il suo nome era Re Artù.

    Da qui le innumerevoli storie del ciclo carolingio e bretone che raccontano dei cavalieri della tavola rotonda, di dame e damigelle, di duelli, amori, tradimenti e traditori. Ma anche la Sicilia vanta una leggenda che si fa risalire all’epoca di influenza normanna, trasmessa fino a noi dalla tradizione di pupi e pupari.

    Secondo questa leggenda, Re Artù ormai anziano e quasi in punto di morte voleva far riparare la sua spada che si era spezzata. Il suo desiderio era quello di farla tornare lucente come quando la aveva impugnata per la prima volta ed era diventata simbolo di un grande re che aveva saputo imporre giustizia e virtù.

    A re Artù apparve l’Arcangelo San Michele che per esaudire l’ultimo desiderio di quest’uomo giusto lo trasportò per i cieli e lo depose sulla cima dell’Etna. Lì, grazie al fuoco del vulcano, i tronconi della spada furono saldati insieme e dopo averne contemplato la perfezione re Artù si addormentò in una caverna. Risvegliatosi all’alba e affacciatosi sul meraviglioso scenario che gli si apriva davanti agli occhi chiese a Dio di poter vivere ancora per rendersi garante di tutta quella bellezza e dei disegni divini a questa sottesi.
    E Dio esaudì la sua preghiera. Con l’aiuto della sorella fata Morgana, che risiedeva a Messina, Re Artù costruì una reggia dentro il cratere del Vulcano per poter vigilare sulla bellezza del territorio e impedire al vulcano di distruggere Catania. Smette di sorvegliare solo per andare a trovare, ogni tanto, i bambini inglesi e portare loro in dono fiori e frutti di Sicilia ed è allora che l’Etna ne approfitta e sputa fuori lava, lapilli e cenere con tutta la sua furia
     
  14. lorilu

    lorilu Imperatore del forum

    Uno gnomo in giardino


    (Leggenda olandese)



    Nell'Olanda del Nord viveva un modesto mugnaio che lavorava da mattina a sera per soddisfare i bisogni della sua famiglia.
    Una volta, mentre era intento al lavoro, udì una vocina che chiedeva disperatamente aiuto.
    Il mugnaio si precipitò nella direzione da cui proveniva l'invocazione e, con grande stupore,
    vide un esserino simile a una bambola che stava per essere schiacciato dalla macina del mulino.
    Senza pensare ai danni che avrebbe potuto subire,
    immediatamente l'uomo allungò un braccio traendo in salvo la piccolissima creatura.
    Appena l'ebbe tra le mani, si accorse che si trattava di una gnoma.
    La minuscola donna lo guardò ancora tremante;
    il mugnaio l'accarezzò con la sua mano callosa delicatamente, quasi per paura di farle del male.
    La gnoma si tranquillizzò, gli sorrise e poi fuggì via, lasciando l'uomo col dubbio di aver sognato ogni cosa.
    Trascorsero solo pochi minuti quando ecco riapparire la gnoma, seguita da tanti ometti simili a lei.
    Il più anziano disse al mugnaio:
    - Hai salvato la vita a mia moglie perciò noi ti saremo grati per tutta la vita.
    Se ci permetterai di abitare nel tuo mulino non avrai mai a pentirtene.
    L'uomo, ancora sbalordito, riuscì solo a balbettare:
    - Ma... sì, certamente. Restate finché volete...
    Da quel giorno la famiglia degli gnomi stabilì la sua dimora in mezzo alle scure, tiepide travi del mulino a vento.
    Gli ometti stavano attenti che non scoppiassero incendi e avvertivano il loro amico
    del sopraggiungere di temporali o di bufere di neve;
    il mugnaio poteva legare così le pale del mulino ed evitare danni.
    Se qualcuno dei familiari del mugnaio si ammalava,
    lo gnomo portava erbe medicinali capaci di curare ogni malattia.
    A volte bastava che appoggiasse la sua piccola mano rugosa sulla fronte dell'ammalato
    perché questo guarisse immediatamente.
    Insomma andava tutto bene al mulino e anche a livello economico
    il mugnaio non aveva più alcun problema.
    Il suo benessere e la sua tranquillità suscitarono l'invidia di alcuni vicini,
    i quali misero in giro la voce che l'uomo si dedicava alla magia nera.
    C'era gente che non prestava orecchio a questi pettegolezzi,
    ma le chiacchiere comunque continuavano alienando molte simpatie al mugnaio e ai suoi familiari.
    Nella casa di uno dei vicini più gelosi e maldicenti abitava Lisa,
    una bambina di undici anni, con le trecce bionde come il grano.
    Era una ragazzina dolce e paziente;
    conosceva tutto sugli animali e sulle piante e riusciva a modellare l'argilla con rara abilità.
    Il suo animo gentile e la sua disponibilità verso gli altri rendevano difficile credere
    che fosse figlia di genitori così gretti e di mentalità tanto ottusa, ma purtroppo a volte capita.
    La graziosa ragazza aveva sentito tutte le storie che circolavano nel suo villaggio
    sul mugnaio e sulla sua fortuna.
    Aveva subito capito che il benessere di quell'uomo e della sua famiglia
    era opera degli gnomi e non della magia nera, come gli altri volevano far credere.
    Più di ogni cosa al mondo Lisa avrebbe desiderato avere uno gnomo tutto per sé;
    ma questo non era possibile perché, a causa dei suoi insopportabili genitori,
    i magici omini non si sarebbero mai fermati in casa sua.
    Un giorno la ragazza modellò con l'argilla uno gnomo a grandezza naturale
    e lo portò a cuocere nel forno del vasaio, che fu felice di poterle fare un favore.
    Quando l’ebbe riavuto, Lisa dipinse il cappello dello gnomo di blu, la blusa di rosso
    e i calzoni di verde come gli stivali.
    Intagliò anche nel legno una piccola carriola e la sistemò con la statuetta nel giardino di casa.
    I suoi genitori risero di tutto questo, ma non osarono togliere la statua.
    Gli gnomi del mulino corsero subito nel giardino di Lisa a vederla,
    appena lo vennero a sapere.
    Si commossero molto e, per dimostrare alla ragazza la loro simpatia e gratitudine,
    ogni mese da quella volta le portarono un regalo.
    Col passare degli anni la dolcezza e la forza di carattere della giovinetta
    ebbero un'influenza così benefica che i suoi genitori diventarono più aperti e generosi.
    Come risultato e con una certa fortuna, divennero anche più ricchi.
    Ma come sempre ci furono quelli che interpretarono tutto questo a modo loro
    e cominciarono a dire in giro:
    - Chi ha una statua di gnomo nel giardino diventa ricco.
    Tutte sciocchezze, lo capirete bene.
    Ma idee del genere trovano terreno fertile tra la gente.
    E perciò da allora è nata la tradizione in alcune famiglie
    di mettere in giardino la statua di uno gnomo,
    con o senza carriola,
    in attesa della buona fortuna!

    - dal web -

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  15. virgo58

    virgo58 Leggenda vivente del forum

    Un alieno atterra con la sua astronave sulla Terra.
    Una volta aperto il portello, si trova davanti edifici in rovina, strade dissestate, esseri umani intenti achiedere l'elemosina.
    L'alieno ferma uno di questi umani, magro come uno scheletro, e gli chiede: "cosa è successo qui?"
    L'umano gli risponde: "c'è la crisi."
    "Che crisi?"
    "Non ci sono più soldi."
    "Cosa sono i soldi?"
    "Sono oggetti con cui scambiamo i beni."
    "E il vostro pianeta non li produce più?"
    "No, li facciamo noi."
    "Quindi equivalgono ad un elemento naturale che non possono superare?"
    "Una volta equivalevano all'oro, ma da molto tempo non più."
    "Ma allora... perchè non ne create di più?"
    "Sei pazzo? Ci sarebbe inflazione!"
    "Cioè?"
    "I soldi varrebbero di meno!"
    "Ma ora non ne avete abbastanza per vivere!"
    "Adesso! Ma la ripresa sta arrivando! Dobbiamo solo saldare il nostro debito!"
    "Con chi?"
    "Con noi stessi! Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità! I nostri nonni emettevano denaro, noi invece teniamo i conti in ord..."
    L'uomo stramazza a terra privo di sensi.
    L'alieno torna alla sua astronave.
    E, prima di ripartire alla velocità della luce, annota sul diario:
    "Pianeta Terra: nessuna forma di vita intelligente."
    #monetasovrana

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    Ultima modifica di moderatore: 4 maggio 2018
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  16. auro61

    auro61 Leggenda vivente del forum

    Signor Inverno e Signora Primavera


    di Vivian Lamarque


    “Signor Inverno, che cosa fai?
    Quante valigie! Già te ne vai?”
    “Sì, in una piego il Natale per bene,
    in un’altra infilo il ghiaccio e la neve,
    in un’altra metto influenze e bronchiti,
    in questo zainetto trecento starnuti”.
    “E quella signora che arriva laggiù?”.
    “Signora Primavera è quella signora:
    la sua valigia è leggera leggera,
    è piena di erbetta e di pratoline
    e di circa mille margheritine.
    Le cedo il posto con un inchino:
    farà del mondo un verde giardino”.

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  17. silvia8869

    silvia8869 Leggenda vivente del forum

    Lulina ed il salvadanaio d’argento
    L’anziana nonna di Lulina doveva partire per un lungo viaggio ma, prima di andarsene, volle regalare alla sua amata nipotina un salvadanaio d’argento. La nonnina le disse che si trattava di un salvadanaio magico e doveva fare molta attenzione all’uso che ne avrebbe fatto. Il salvadanaio d’argento, infatti, aveva la capacità di trasformare in argento le monete guadagnate con onestà e duro lavoro. Se infilavi nel foro una moneta guadagnata con onestà, il salvadanaio la rigettava fuori trasformata in argento. Invece, quando nel foro infilavi una moneta guadagnata con disonestà e furbizia, il salvadanaio la rigettava fuori trasformata in stagno. Ma la magia non era ancora finita perché il salvadanaio aveva un’altra peculiarità e cioè quella di far diventare d’argento le monete rubate che erano state trasformate in stagno, ma solo quando queste ritornavano nelle mani del legittimo proprietario, ossia la persona fregata.
    Lulina, però, era dispiaciuta per la partenza della nonna e dimenticò presto la magia del salvadanaio. Lo conservò come il più bel regalo mai ricevuto. Lo teneva nella sua cameretta, sul comodino accanto al suo letto. Ogni sera, prima di addormentarsi, guardava il salvadanaio e pensava alla sua nonnina. Le mandava un bacio e chiudeva gli occhi per sognarla. Frequentava la scuola con ottimi profitti, era sempre gentile e buona con tutti ed aveva molti amici. Ma, nonostante i tanti amici a cui era molto affezionata, la sera, prima di addormentarsi, rivolgeva sempre un pensiero alla nonnina accarezzando il suo salvadanaio d’argento.
    Un giorno, tornando da scuola, Lulina vide una povera vecchietta che faticava a salire le scale con le buste della spesa. Lulina provò pena per quell’anziana signora e dopo averla guardata per qualche secondo le si avvicinò e le tolse le buste dalle mani. In un primo momento la vecchietta si spaventò pensando che le stessero rubando la spesa, ma poi, vedendo che la bambina voleva solo aiutarla a portare le buste, le sorrise. Una volta giunti in casa la vecchietta le offrì una tazza di buon latte alla vaniglia e dei biscotti al miele. Poi, dopo averla ringraziata le donò una monetina di poco valore. Lulina ringraziò e salutò la vecchietta promettendole di ritornare a farle visita.
    Una volta a casa, non sapendo che cosa fare con quella moneta di poco valore, Lulina la infilò nel suo salvadanaio d’argento e, magicamente, il salvadanaio la rigettò fuori, ma si era trasformata in una scintillante moneta d’argento. Purtroppo, però, Lulina non si era accorta che la finestra della sua stanzetta era aperta e alla scena aveva assistito una vecchia molto malvagia che abitava nella stessa contrada e che di mestiere faceva la guaritrice. La perfida vecchia si appostò sotto la finestra della stanza di Lulina e restò in attesa che la ragazzina uscisse per poter mettere in atto il suo piano malefico. E infatti, dopo un po’, Lulina corse a cercare i genitori: voleva raccontare loro quello che era accaduto quando aveva infilato la monetina nel salvadanaio che le aveva regalato la nonna.
    La guaritrice ne approfittò per entrare di soppiatto e rubare il salvadanaio d’argento. Negli anni la vecchia guaritrice aveva fregato i vicini di casa attraverso false pozioni magiche e finte erbe curative, sottraendo loro molti soldi con promesse di guarigioni e improvvise fortune che però non si avveravano mai. Appena giunta in casa con il salvadanaio rubato corse ad aprire il forziere in cui nascondeva il tesoro frutto dei suoi raggiri e, ad uno ad uno, infilò i soldi nel salvadanaio. Quando finì di infilare tutte le monete il salvadanaio cominciò a risputarle fuori. Ma, orrore, le monete che venivano fuori erano di stagno e senza valore. E in un attimo l’ira e lo sgomento si impossessarono della vecchia guaritrice. All’improvviso incominciò ad urlare a squarciagola, tanto da far accorrere tutto il vicinato. Accorsero anche Lulina ed i suoi genitori, ai quali la ragazza non era ancora riuscita a raccontare quello che era successo quando aveva infilato la moneta nel salvadanaio della nonna.
    Appena giunti sul posto la vecchia additò la ragazzina urlando contro di lei.
    “È una strega, è una strega!” Urlava.
    Mi ha dato un salvadanaio dicendo che avrebbe trasformato le mie monete in argento e invece le ha trasformate in stagno. È un salvadanaio stregato e lei è una strega”.
    Lulina guardò i genitori con aria smarrita.
    Ma… ma io non le ho dato il salvadanaio, è sempre stato nella mia stanza, e non so perché ora ce l’abbia lei!
    Ma la vecchia continuava ad urlare. I vicini incominciarono ad allontanarsi dalla ragazzina perché pensavano fosse davvero una strega. I genitori la strinsero a loro dicendo che la figlia era una brava ragazza e non certo una strega. Lulina si difese svelando il segreto che le aveva rivelato la nonna quando le aveva regalato il salvadanaio. E raccontò che fino a quel giorno non aveva mai pensato che il salvadanaio potesse essere davvero magico, e l’aveva scoperto per caso quando vi aveva infilato la moneta che le aveva regalato un’anziana signora.
    Poi aprì il palmo della mano e mostrò a tutti la moneta d’argento. Tutti si allontanarono ancora di più.
    Allora è davvero una strega! Esclamò un signore.
    “Ve lo avevo detto!” Urlò la vecchia guaritrice.
    Lulina incominciò a piangere ma, purtroppo, nemmeno i suoi genitori credevano alle sue parole e, per il suo bene, le chiesero di dire tutta la verità.
    Intanto qualcuno incominciò ad avvicinarsi alla ragazzina con fare minaccioso. Più le persone si avvicinavano e più la vecchia guaritrice urlava.
    Guardate come ha trasformato i miei soldi in stagno!
    Disse gettando tutto il denaro per terra.
    Una signora con tanti capelli ricci e rossi raccolse alcune monete di stagno per guardarle da vicino e come per magia tre di quelle monete diventarono d’argento.
    “Mi racconti di nuovo il segreto del salvadanaio?”
    Chiese la donna dai capelli rossi alla bambina.
    “Quando infili una moneta guadagnata con duro lavoro il salvadanaio la trasforma in argento. Quando infili soldi rubati si trasformano in stagno. Ma se i soldi diventati stagno ritornano nelle mani dei legittimi proprietari, si trasformano in argento!”
    Raccontò Lulina con le lacrime agli occhi.
    Perché quell’anziana signora ti ha regalato una moneta?
    Chiese ancora la donna dai capelli rossi.
    Lulina stava per rispondere quando, improvvisamente, comparve l’anziana signora che Lulina aveva aiutato.
    Perché mi ha vista in difficoltà con le buste della spesa e mi ha aiutato!
    Disse l’anziana donna.
    La donna dai capelli rossi guardò la vecchia guaritrice con sospetto, poi si rivolse a tutti i presenti e disse:
    Tempo fa diedi tre monete alla vecchia guaritrice perché avevo sempre un fastidioso dolore alla gamba… lei mi diede una pozione e disse che il dolore sarebbe passato, ma non è mai andato via. E ora, tra tutte quelle che ho raccolto, tre monete si sono trasformate in argento, la somma esatta che avevo dato alla guaritrice.
    Poi con quanto fiato aveva in gola urlò:
    La ragazzina dice la verità.
    Tutti i presenti incominciarono a raccogliere i soldi da terra e tutti si trovarono tra le mani monete d’argento, tante monete quante negli anni avevano dato alla guaritrice.
    La vecchia maga incominciò ad indietreggiare, gettò via il salvadanaio e corse nella propria casa chiudendosi a chiave. Quando tutti riebbero avuto i propri soldi, il salvadanaio d’argento si trasformò in un’ampolla di neve. L’anziana signora, quella che Lulina aveva aiutato, raccolse l’ampolla di neve e la porse alla ragazzina.
    Questo è tua!” Le disse.
    Purtroppo il tuo salvadanaio non è più d’argento, e non potrà più trasformare le monete!
    Le disse dispiaciuta la donna con i capelli rossi.
    Lulina prese l’ampolla, la capovolse e restò di stucco quando vide comparire tra i fiocchi di neve il viso felice della nonna.
    Lulina sorrise e disse che non voleva diventare ricca. Ora aveva un’ampolla di neve che le avrebbe mostrato il viso sorridente della nonna ogniqualvolta avesse voluto, e questo era mille volte più prezioso di qualsiasi salvadanaio d’argento.
    Tutti si scusarono con Lulina, soprattutto il papà e la mamma, e la vecchia guaritrice fu arrestata!
     
  18. leonardopelle

    leonardopelle Mostro del forum

  19. silvia8869

    silvia8869 Leggenda vivente del forum

    La filastrocca del vero amico

    Lo sai cosa vuol dire essere amici?
    Vuol dire che non mi tradisci mai
    Che io ci credo, a tutto ciò che dici
    Che io mi fido, di tutto ciò che fai
    Vuol dire fare insieme tanta strada
    Vuol dire che qualunque cosa accada
    Io da te non m’aspetto nessun male.
    È questo, amico mio: mai nessun male.

    Bruno Tognolini
     
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  20. bigiopaola

    bigiopaola Semi-dio del forum

    Filastrocca della pizza amica:
    C'era una pizza deliziosa
    che si chiamava Capricciosa,
    aveva il colore di una rosa
    e la forma di una bella cosa.
    Aveva un' amica: la pizza Margherita,
    che era bella e saporita
    e con pomodoro e mozzarella
    brillava come una stella.
    un di incontrarono la Quattrostagioni
    che piaceva molto ai grandi campioni,
    insieme andarono a giocare come bambini
    e incontrarono una con Spek e porcini.
    La pizza al prosciutto e bufala si spanciava dalle risate
    a veder loro cosi agitate
    e prese a braccietto la Napoletana
    che era sorda come una campana.
    Cosi tutte insieme in allegria
    saltellavano per la via;
    incontrarono una Quattro formaggi
    triste e sola nei paragggi.
    Le urlarono: "Vieni con noi!"
    Cosi, tutte in fila come formiche,
    andremo a cercar le altre nostre pizze amiche,
    via i problemi e i musi lunghi,
    arrivano anche la Prosciutto e funghi!!!
    Cosi staremo tutte in compagnia
    e scacceremo la malinconia...​
     
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